CAMORRA NELLA JUVE STABIA: SALTA LA PRIMA DI GOMEZ?
La partita che tutta la Padova calcistica aspettava ormai da mesi, ora sprofonda in un grande giallo e sotto un pesante punto interrogativo. Domenica pomeriggio, allo stadio Euganeo, è in programma la sfida tra i biancoscudati e la Juve Stabia: non solo un match a cui la squadra di Andreoletti arriva da ottimi risultati e col vento in poppa, ma soprattutto la primissima con Gomez, campione del mondo con la nazionale argentina e nuovo acquisto del Calcio Padova, pronto per essere schierato dopo aver scontato una controversa squalifica per doping della durata di due anni. Un appuntamento atteso a tal punto che la società ha chiesto e ottenuto dal Questore anche un aumento della capienza dell'impianto. ma che ora rischia addirittura forse di saltare, anche se i motivi sono tutti dagli avversari.
La Juve Stabia, società calcistica con sede a Castellammare, nel napoletano, è finita in queste ore infatti in amministrazione controllata poiché ritenuta dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, un bene strumentale al servizio dei clan camorristici delle famiglie D'Alessandro e Imparato. Non è la prima volta che un club di calcio finisce nel mirino dell'antimafia, anzi: era successo recentemente sia al Foggia che al Crotone. Ma è la prima volta, hanno detto le autorità e i magistrati, che tutta la gestione della squadra era nelle mani della camorra: gli spostamenti della squadra, la sicurezza dello stadio, il beveraggio, le gestione dei biglietti. Persino il settore giovanile, come spiegato dal questore di Napoli, serviva per "acquisire consenso tra i minori e formarli a elementi di disvalore". Una situazione incredibile, quella svelata dal procuratore Gratteri, che insieme a prefetto e questore ha disposto che da oggi, a gestire la società calcistica, sia un pool di professionisti incaricati di ripulirne tutti gli aspetti dai tentacoli della malavita.
Non è escluso, per questo, che sia disposto persino il rinvio di alcune partite: "L'obiettivo è bonificare la società", ha detto il prefetto di Napoli, ed ex prefetto di Venezia, Michele di Bari. Il rinvio di alcune gare potrebbe infatti essere necessario per riorganizzare i servizi risultati contaminati dalla camorra. Ora non resta che attendere: Padova aspettava da tempo questa partita. Ma il rischio è che debba attenderla ancora.