IL KO A SALERNO: RIMPIANTI SI, MA NIENTE NEGATIVITÀ
Col senno di poi, è naturale che un ko all'esordio in campionato - non accadeva da diverse stagioni ormai che al debutto il Cittadella steccasse - lasci l'amaro in bocca. Ma nella serata di Salerno che ha aperto la serie cadetta per l'unica veneta ai nastri di partenza quest'anno, non si possono non considerare gli aspetti positivi di una gara che, è bene sottolinearlo, vedeva i granata sfidare una retrocessa e a tutti gli effetti una big del torneo.
Contro la Salernitana la squadra cittadellese ha saputo mostrare subito una buona intesa, ha messo in mostra le giocate di alcuni dei nuovi arrivati e ha sfiorato un blitz che sarebbe stato clamoroso. Dopo soli sette minuti, la formazione di Gorini era passata con la prima rete stagionale del neo arrivato Rabbi, bravo a girare in porta l'invito di Vita complice la distrazione di Velthuis. La Salernitana, da lì in poi, ha provato a scuotersi e ha creato pericoli, che Kastrati e la difesa a più riprese sono riusciti a sventare, ma non è stato un assedio e anzi, i granata le hanno avute eccome, le chance per raddoppiare.
Prima la traversa colpita da Carissoni, complice una deviazione, poi nella ripresa la seconda grande occasione per Rabbi, fermato ugualmente dal montante. Quando tutto sembrava far pensare ad una gara incanalata, le sostituzioni tra i padroni di casa hanno pesato: prima, nel corso dei nove eterni minuti di recupero, il pareggio di Daniliuc di testa, su cross di Amatucci. Poi, al 50′, il sorpasso firmato dall'eterno Simy, complice la deviazione decisiva di Angeli. Dal sogno all’incubo, in pochi istanti finali, ma non è certamente tutto da buttare.