VOLLEY, VERONA SI CONFERMA LEADER MA PADOVA CRESCE
Il derby veneto della Superlega di volley certifica, insieme, due dati. Il primo è che la Rana Verona, capolista del campionato di pallavolo maschile insieme a Perugia, ma con una gara in meno degli umbri, prosegue nella sua marcia inedita e stupefacente al primo posto del torneo: un primato legittimato dai fatti e dai numeri, che dice che la formazione scaligera quest'anno può davvero lottare per lo scudetto, perché gioca a memoria, è trascinata dai suoi assi, e sa resistere anche ai momenti di difficoltà. Dall'altro, però, è incontrovertibile anche la crescita della Sonepar Padova, che pur uscendo per la prima volta quest'anno senza punti dal proprio palazzetto, chiude tra gli applausi del suo pubblico di casa per una gara che certamente ha condotto vendendo la pelle a carissimo prezzo. La vittoria da ricordare contro la Lube non è stata evidentemente un caso: contro i veronesi, i bianconeri hanno perso solo il terzo set senza arrivare ai vantaggi (22-25). 24-326 il primo, pari e patta col 26-24 del secondo parziale, Padova è andata a tanto così addirittura dal tie break, quando si è ritrovata avanti sul 24-23 al quarto set e per un soffio non è riuscita a giocarsi addirittura il quinto. In quel frangente Verona, trascinata come sempre da un Christenson sontuoso e da un Keita implacabile (28 punti e 62% in attacco, più 5 ace), ha saputo tenere il sangue freddo e i nervi saldi: l'ace di Cortesia ha chiuso i conti sul 25-27 dopo un lunghissimo testa a testa. Ma mentre i veronesi sognano, i padovani possono essere felici per la crescita del gruppo di Cuttini.