L’ITALIA INVECCHIA, BOOM DI BADANTI STRANIERE
La popolazione italiana sta invecchiando. I dati parlano chiaro. Negli ultimi vent’anni i residenti con più di 65 anni sono aumentati del 5% mentre è diminuita sia la quota di adulti che quella di bambini. Numeri allarmanti che preannunciano un aumento delle richieste d’assistenza familiare. Secondo Assindatcolf, l’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, nel 2028 saranno necessari 86mila domestici in più rispetto ad oggi.
Il settore del lavoro domestico è uno tra quelli con la maggiore incidenza di lavoratori stranieri. Un fenomeno che è frutto di un mix di fattori economici, demografici e culturali. Badanti e colf, per lo più donne, provenienti da economie meno sviluppate, sono attratte dalla possibilità di trovare lavoro e inviare rimesse ai propri familiari. Si stima che nel 2028 saranno il 68% del totale.
Il Veneto non risulta escluso da questo fenomeno, e anzi, figura tra le regioni che nei prossimi tre anni avranno più bisogno di nuovi assistenti familiari, quasi 2.600 l’anno di cui 1.300 d’origine extracomunitaria.
È per questo motivo che l’associazione ha lanciato un appello affinché l’Italia si organizzi tempestivamente. A questo scopo è importante che l’aumento previsto nei prossimi anni sia considerato nella programmazione dei Decreti Flussi del triennio a venire. Interventi che permetterebbero di rendere regolare, trasparente e tracciabile il percorso d'inserimento lavorativo dei migranti, evitando anche abusi e sfruttamenti.