IMPRESE APRI E CHIUDI, LA GDF INTERROMPE LA FRODE
TREVISO - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito del contrasto alle frodi fiscali col metodo “Apri e chiudi”, hanno scoperto un emporio gestito per oltre 10 anni da imprese che, dopo essere divenute insolventi con l’Amministrazione Finanziaria, hanno sistematicamente trasferito personale, attrezzature e magazzino nella successiva impresa costituita ad hoc, che ha continuato a operare sempre nello stesso luogo, con gli stessi clienti e fornitori, cambiando solo il nome e la partita IVA, senza il peso dei debiti tributari. Sono stati perciò denunciati alla locale Procura della Repubblica, per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, omessa dichiarazione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, i quattro amministratori stranieri che, a partire dal 2012, si sono succeduti nella conduzione dell’emporio, specializzato nella vendita di articoli casalinghi e altri prodotti non alimentari, con un fatturato annuo di circa 1,5 milioni di euro e 15 dipendenti. Il G.I.P. presso il Tribunale di Treviso, alla luce dei gravi indizi di colpevolezza, ha disposto il sequestro preventivo per circa 300 mila euro, pari alle imposte evase. I finanzieri hanno così congelato, due immobili in provincia di Venezia, due autovetture e una partecipazione societaria in un’impresa con sede nel veronese. L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso ha avuto dunque il fine di colpire il comportamento di chi agisce nel mercato in modo sleale, a beneficio degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole: infatti, il sistematico ricorso a imprese “di comodo” consente di applicare prezzi altamente competitivi, a danno delle imprese che operano rispettando la legge, costrette a sostenere costi maggiori.