EUROPEE, GLI STUDENTI VOTANO FUORI SEDE: ECCO COME
In vista delle prossime elezioni europee, in programma l'8 e 9 giugno prossimi, c'è una grande novità che riguarderà nel nostro paese decine di migliaia di giovani. Gli studenti fuori sede, infatti, per la prima volta non saranno costretti a rientrare nel loro comune di residenza per le operazioni di voto, ma potranno farlo nei luoghi in cui temporaneamente sono domiciliati per motivi di studio.
Per farlo, è sufficiente inoltrare una richiesta al proprio comune d’origine, compilare il modulo reperibile sui siti web dei rispettivi municipi e allegare i documenti richiesti, tra cui un’attestazione dei motivi accademici per cui ci si trova fuori sede.
La richiesta, limite tassativo, va inoltrata via pec o agli sportelli comunali entro e non oltre il 5 maggio 2024: si otterrà quindi un attestato dal proprio comune e un’autorizzazione al voto fuori sede, che indicherà il numero di seggio a cui presentarsi.
Due sono le modalità previste: il territorio italiano è diviso per le europee in cinque circoscrizioni elettorali. Se si è fuori sede in una regione all’interno della stessa circoscrizione (per esempio il Veneto è in quella Nord-orientale che raggruppa anche Emilia-Romagna, Trentino e Friuli), il voto avverrà in un qualunque seggio che sarà assegnato nelle sezioni ordinarie del comune in cui ci si trova temporaneamente. Se invece la circoscrizione è diversa, come nel caso per esempio di uno studente veneto che è fuori sede in Lombardia, ci sarà per votare un seggio speciale nel comune capoluogo della regione in cui ci si trova.