RUSSIA-UCRAINA FLOP AD ISTANBUL, LA GUERRA CONTINUA
Nulla di fatto. Il secondo round dei negoziati tra Russia ed Ucraina è un flop. L’incontro tra le due delegazioni avvenuto ad Istanbul ha portato solo a progressi di tipo umanitario, con un nuovo scambio di prigionieri in vista e il rimpatrio delle salme dei soldati caduti. Sul fronte politico e militare invece nessun passo avanti. La Russia ha presentato un lungo memorandum contenente richieste rivolte all’Ucraina. Tra queste c’è la cessione dei territori in parte occupati da Mosca e la rinuncia di Kiev all’adesione alla Nato. Condizioni che al momento l’Ucraina non ha intenzione d’accettare. Difficile quindi l’accordo per un cessate il fuoco.
Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha rivelato che la Russia ha rifiutato una tregua incondizionata, elemento invece fondamentale per Kiev. Il capo negoziatore ha poi rincarato la dose accusando i russi di star tergiversando all’unico scopo di creare un’immagine diplomatica per gli Stati Uniti.
A due settimane dai primi negoziati avvenuti ad Istanbul, la tensione rimane alta. Erdogan però continua a credere nel ruolo da mediatore della Turchia e si rende disponibile per ospitare un vertice a tre con Putin, Zelensky e Trump. Quest’ultimo si è detto aperto al confronto a patto che le parti siano pronte a sedersi insieme al tavolo. Kiev ha proposto un nuovo incontro tra il 20 e 30 giugno, ora però spetta a Mosca decidere il da farsi.
Intanto il conflitto prosegue. Lo scorso weekend Kiev ha lanciato un’operazione “su larga scala” che ha colpito almeno 40 jet da guerra del Cremlino in diverse aree del territorio russo. Pronta anche la risposta di Mosca che ha inviato un nuovo pesante attacco contro la città di Sumy, causando 3 morti e numerosi feriti.