MELONI ALLA CAMERA PER RISPONDERE ALL’OPPOSIZIONE
Giorgia Meloni si è sottoposta nella giornata di ieri alle interrogazioni dei gruppi parlamentari, specie sulle scelte di politica estera. Se con i giornalisti il confronto sembra difficile, in aula la premier non si sottrae al confronto. Nel primo round la leader di Fratelli d’Italia vede contrapporsi Bonelli, che porta l’attenzione su Gaza, chiedendo una presa di posizione sull’occupazione israeliana nella striscia. In Palestina “è morta l’umanità”, continua l’esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, accusandola di restare in silenzio difronte a una vera e propria “pulizia etnica”. Il capo della maggioranza dice espressamente di non condividere “la scelta di Israele”, ma, aggiunge, “è stato Hamas ad incominciare”. In seguito ribadisce la richiesta verso Netanyahu di rispettare il diritto internazionale, definendo la situazione sempre più “drammatica e ingiustificabile”. Sul tema incalza Giuseppe Conte, che invita ad alzarsi in piedi per condannare “questo sterminio”. Continuano le solite polemiche sul piano di riarmo, accusando la Presidente del Consiglio di “aver tradito la patria”, favorendo in tal senso l’economia tedesca. “A Berlino le stanno costruendo una statua”, ribadisce il penta stellato. La premier ribatte alla controparte di aver "aumentato le spese per la difesa", ironizzando “forse era un altro Giuseppi". Per la leader di Fratelli D’Italia però non c’è sosta. Dulcis in fundo la Schlein attacca sulla sanità, definendola al collasso. “Gli italiani devono scegliere se mangiare o curarsi”, continua la Segreteria del PD, “la colpa è sua e gli italiani non sono fessi”.