AGRIVOLTAICO: SERIO RISCHIO SPRECO TERRENI AGRICOLI
Cresce l’onda di proteste per la possibile realizzazione di impianti fotovoltaici a terra nei terreni agricoli. Tra le possibili aree che fanno gola ai privati del settore energetico, la zona a sud di Padova. Le principali voci del mondo agricolo padovano hanno chiesto e suggerito ormai da tempo il posizionamento dei pannelli sui tetti dei capannoni, questo permetterebbe di produrre energia per il fabbisogno delle imprese del territorio preservando i terreni agricoli. Cosa condivisa anche da una legge regionale che nel luglio 2022 al fine di preservare il suolo agricolo quale risorsa limitata e non rinnovabile, ha individuato aree idonee e non, demandando inoltre alle Province la definizione delle Aree Agricole di Pregio. Ecco forse dove nasce il pasticcio. Di recente il 6 maggio scorso, il Governo Meloni con il DL Agricoltura ha voluto dire la sua con uno stop all’agrivoltaico dopo un braccio di ferro tra dicasteri Agricoltura e Sicurezza Energetica, cedendo però in estrema sintesi rispetto ai progetti in fase di realizzazione, autorizzando il posizionamento dei pannelli nelle cave dismesse e nei pressi delle autostrade. Fatto sta che l’Italia è indietro sul programma di decarbonizzazione e non è ancora autosufficiente energeticamente parlando. A pagare il ritardo non devono essere i nostri agricoltori e cosa ben più grave è approfittare delle loro difficoltà, comprando intere aree agricole soldi alla mano.