LA CASA DEGLI ORRORI, MARITO VIOLENTO ALLONTANATO
Era da almeno due anni che, con una cadenza ormai divenuta abituale, all'interno delle mura domestiche si consumavano umiliazioni e violenze verbali e fisiche. Mortificazioni continue nei confronti di una donna, una mamma, criticata e insultata dal marito per il suo modo di gestire la casa e di accudire i figli. Una condizione di costrizione che è sfociata in una vera e propria azione di controllo oppressivo: la localizzazione degli spostamenti di lei, le continue pretese di spiegazioni per minimi ritardi, le sue uscite subordinate solo all'autorizzazione del merito. Una frustrazione accentuata anche da sostanze, come alcol e droga, che lui scaricava sulla consorte. Fino a che, finalmente, qualcuno si è deciso a denunciare.
Non è stata la donna, ma un conoscente della coppia. è stato lui, a rivolgersi ai Carabinieri e a raccontare quanto avveniva da tempo all'interno di quelle mura apparentemente normali.
Quando i Carabinieri della stazione di Codevigo hanno cominciato ad indagare, sono venuti a sapere da conoscenti e familiari della vittima che la situazione rischiava di degenerare da un momento all'altro: a maggio le aggressioni fisiche e le minacce di morte erano arrivate addirittura sotto minaccia di un coltello, a luglio la rabbia dell'uomo si era tramutata in violente percosse e le mani strette al collo, e le cose erano peggiorate soprattutto da quando lei ha prospettato al marito la richiesta di divorzio.
Troppo alto il rischio per l'incolumità sua e dei figli, che spesso avevano assistito alle terribili scene di vita domestica. Il Tribunale di Padova ha disposto per l'uomo, un 36enne della saccisica, l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla moglie, con la sorveglianza del braccialetto elettronico. Con la speranza che le violenze, per la donna, si fermino finalmente qui, l'Arma dei Carabinieri rivolge a chi fosse vittima o testimone di simili situazioni il consueto appello: denunciate, anche alle prime avvisaglie. Denunciate non appena ci son o i primi segnali di una deriva patologica delle relazioni affettive.