RIQUALIFICAZIONE ROMAGNOLI: VIA LIBERA DALLA GIUNTA
PADOVA - Otto milioni di euro in totale sette dei quali come contributo straordinario e 1 di oneri di urbanizzazione. E’ questa la cifra che il gruppo Alì dovrà versare nelle casse di Palazzo Moroni per aderire alla variante urbanistica e avere il via libera all’ampliamento del proprio polo logistico di via Svezia su terreni agricoli già di proprietà ma in attesa del cambio di destinazione d’uso in edificabili.
I termini dell’operazione che lega l’ampliamento dell’hub alla riqualificazione dell’ex Caserma Romagnoli sono fissati nella delibera approvata dalla giunta che dovrà essere discussa ed approvata anche in Consiglio comunale.
Il documento di fatto avvia l’iter per la riqualificazione della Romagnoli che dopo la demolizione di alcuni dei fabbricati, la bonifica e la depavimentazione delle aree interne, sarà trasformata in 8 ettari di parco con 70 mila metri cubi edificabili.
C’è da specificare che i vertici del gruppo Alì non hanno ancora dato il proprio benestare al rialzo del contributo. Soldi che serviranno al Comune per l’esproprio dell’ex caserma di Chiesanuova da Invimit, la società del Ministero che valorizza il patrimonio demaniale e quale compensazione per l’area di Camin dove realizzare una pista ciclabile, una nuova piazza e un giardino ampliato.
L’intera operazione, la più complicata dei 7 anni di amministrazione Giordani, suscita non pochi dubbi anche tra la maggioranza. Tra questi il fatto che la realizzazione del parco nella Romagnoli sia già previsto dal piano degli interventi e che anzi si prevedano 10 ettari in più di consumo di suolo. Ci si chiede anche quale sia il vantaggio per i 6000 residenti di Camin che si troverebbero nuovo cemento in cambio di un’area verde situata a chilometri di distanza.