IL DG ULSS7 BRAMEZZA BRUTALMENTE PESTATO A TREVISO
L'ennesima aggressione brutale, nel centro storico di Treviso. Un pestaggio gratuito che stavolta ha preso di mira un conosciutissimo manager della sanità veneta: non che ci siano vittime più o meno importanti di altre, sia chiaro, ma quanto avvenuto ieri sera nel capoluogo della Marca lascia sbigottiti perchè a finire in ospedale è stato non certo un soggetto che possa definirsi abituato a risse e lotte tra bande cittadine.
Carlo Bramezza, 58 anni, trevigiano, è finito in ospedale dopo essere stato vittima di un brutale pestaggio ad opera di un balordo. La vittima è l'attuale direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana di Bassano del Grappa: mercoledì sera, poco dopo le 19.30, l'aggressione è avvenuta tra via Martiri della Libertà e piazza San Leonardo a Treviso, a pochi metri dalla Loggia dei Cavalieri.
Ad aggredirlo parrebbe essere stato un uomo in bicicletta: all’origine dello scontro ci sarebbe stata una collisione tra i due, appena fuori da un negozio della centralissima strada del centro, degenerata in un diverbio finito a spintoni e quindi percosse, quando l'individuo, accecato dalla rabbia e - secondo i testimoni - preso a un raptus completamente ingiustificato per il tenore della discussione con la vittima - si sarebbe scagliato con tutta la sua forza contro il manager 58enne.
Bramezza ha riportato numerose ferite al volto, è stato medicato dall’ambulanza del Suem 118 che l’ha portato al pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove è rimasto in osservazione fino a tarda notte.
La sua aggressione, oggi, ha ovviamente scatenato nuovamente il dibattito sulla sicurezza nel centro storico di Treviso, dove fino a luglio il prefetto aveva introdotto la zona rossa, per contrastare gli episodi di violenza e microcriminalità verificatisi in città, salvo poi però non rinnovarla nuovamente.
"Sono profondamente dispiaciuto per l’aggressione subita ieri sera dal direttore generale Carlo Bramezza", ha scritto in una nota, da noi interpellato, il sindaco Mario Conte, "Desidero esprimere la più sincera vicinanza e solidarietà al dottor Bramezza, augurandogli una pronta guarigione. Un episodio di tale violenza è però inaccettabile e non può trovare alcuna giustificazione. Confido nel lavoro delle Forze dell’Ordine affinché l’autore di questo gesto venga rapidamente individuato e chiamato a rispondere delle proprie azioni".