STRAGE A VERONA:TRE FRATELLI INNESCANO L’ESPLOSIONE
Alle 3 e mezza di notte una violenta esplosione a Castel D’Azzano, nel veronese: una casa colonica è saltata in aria travolgendo e uccidendo tre militari dei reparti speciali dell’Arma e ferendo 25 persone tra le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. Un atto criminale compiuto da tre fratelli: Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, agricoltori e allevatori con problemi finanziari e ipotecari.
Una vicenda che andava avanti da anni come mostra questo video del Corriere della Sera in cui la sorella parlava della loro lotta ad un pignoramento ritenuto ingiusto.
Prima in ottobre, e poi il 24 novembre del 2024 si erano opposti all'arrivo dell'ufficiale giudiziario aprendo una bombola di gas. Franco e Maria Luisa erano anche saliti sul tetto ma dopo una mediazione, le forze dell’ordine avevano evitato il peggio.
Questa volta invece i tre si erano barricati in casa per evitare la perquisizione domiciliare e l’esplosione è andata in porto, innescata all'apertura della porta d'ingresso al momento dell’irruzione nello stabile, investendo le forze dell'ordine e i vigili del fuoco. La deflagrazione è stata causata dalla donna che probabilmente con un accendino ha innescato una delle bombole di gas presenti nello stabile.
La donna, ferita, è stata bloccata, mentre i due fratelli che, pare avessero trovato rifugio nella stalla, hanno tentato di fuggire: Dino è stato arrestato, mentre Franco è riuscito a fuggire per i campi e catturato successivamente.
Una tragedia che è costata la vita a tre uomini della Difesa. Ai tre fratelli sarà contestato l’omicidio premeditato e volontario, si valuta la fattispecie per il reato di strage.