BOOM DI ASSUNZIONI IN VENETO: TURISMO IN TESTA
Il Veneto prevede nuove assunzioni. Nel trimestre maggio-luglio, le imprese venete stimano più di 147mila nuove entrate, con un incremento positivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A livello nazionale, le previsioni parlano di 528 mila ingressi nel solo mese di maggio, con una crescita media del 7% rispetto al 2024. Il Veneto si posiziona così nella fascia medio-alta della classifica regionale, trainato dai settori del turismo, dei servizi ma anche dall’agroalimentare.
Un segnale di fiducia che si era già intravisto nel primo trimestre dell’anno, nonostante le aspettative iniziali fossero negative. Secondo alcuni, la resilienza del Veneto starebbe proprio nella sua capacità di adattarsi rapidamente a un contesto globale instabile, mosso da guerre e tensioni commerciali internazionali.
Il turismo della regione, in particolare, beneficia di un aumento di viaggiatori italiani ed europei che, proprio in questo clima di incertezza, preferiscono destinazioni vicine e facilmente raggiungibili. È poi da sottolineare il fatto che il Veneto offre un ventaglio completo di offerte: dal mare alla montagna, dalle terme alle città d’arte.
Ma c’è anche un’altra faccia della medaglia. Il boom di assunzioni si concentra nei settori dove più pesano i “salari poveri”, come commercio, ristorazione e accoglienza. Quindi anche se la quantità del lavoro cresce, la qualità resta un nodo da sciogliere.