EVASIONE: MENO PERSONE ARRESTATE MA PIÙ SOLDI RESI
VENETO - L’evasione fiscale in Italia è all’11 percento: ogni 100 euro incassati dall’erario infatti, 11 rimangono indebitamente nelle tasche degli evasori. Come è cambiato negli ultimi anni questo fenomeno?
I dati raccolti dalla CGIA di Mestre, attingendo agli archivi del Ministero dell’Economia e Finanze e della Corte dei Conti, parlano di una drastica riduzione degli arresti, da 400 evasori nel 2018 a 290 nel 2022, ma parallelamente si assiste ad un incremento delle entrate complessive recuperate, da 19miliardi 300 milioni nel 2018 a 24 miliardi 700 milioni nel 2023. La lotta all’evasione dunque produce risultati sempre più positivi, un segno probabilmente di civiltà che lentamente prende piede. Il Veneto in tema di infedeltà fiscale è al 9,5 percento, al di sotto della media nazionale ed è tra le ultime Regioni in classifica assieme ad altre del Nord Italia, ai primi posti invece come grandi evasori le Regioni del Sud.
Per contrastare sempre di più l’evasione bisogna essere inflessibili con chi è completamente sconosciuto al fisco e altrettanto decisi nei confronti di coloro che, sebbene “targati”, fanno i furbi. Nel frattempo l’associazione di piccole imprese mestrina, per cercare di allinearci agli standard dei paesi europei, spinge per mettere a punto in tempi rapidi un fisco meno aggressivo, più semplice, più trasparente e più equo, premiando chi produce, chi crea occupazione e genera ricchezza.