IN ITALIA SI INIZIA A FUMARE SEMPRE PRIMA
Nel mondo, i fumatori sono un miliardo e trecentomila persone. In Italia, dichiara di fumare un italiano su cinque, il 20,5% della popolazione sopra i 15 anni, ovvero 10 milioni e mezzo di persone. La tendenza più preoccupante degli ultimi anni, è che si sta registrando un aumento della media del numero delle sigarette fumate giornalmente da ciascun fumatore, mentre si abbassa l’età media della prima sigaretta.
Venerdì 31 maggio, in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale contro il tabacco: una giornata di sensibilizzazione che vedrà le strutture sanitarie e le associazioni del settore impegnate con moltissime iniziative, in ogni territorio.
A Mestre, per esempio, l’ULSS 3 veneziana ha deciso di organizzare al Parco San Giuliano una postazione informativa dove sarà possibile misurare il monossido di carbonio nell’aria espirata.
A preoccupare di più, però – come ha spiegato il Direttore dei Servizi sociosanitari dell'Ulss 3 Serenissima, Massimo Zuin – è il crescente aumento di utilizzo delle sigarette elettroniche, soprattutto tra i giovanissimi. Prodotti promossi come “a rischio ridotto”, addirittura come prodotti che possono aiutare a ridurre la dipendenza, ma che potrebbero finire col normalizzare il fumo e incentivare l’uso di articoli a base di nicotina che, al pari del tabacco, rimangono dannosi per il consumatore. Numerosi studi dimostrano che le sigarette elettroniche non solo portano all’aumento dell’uso delle sigarette tradizionali (venendo quindi meno al loro scopo), ma che hanno anche effetti negativi immediati sulla salute cardiovascolare, e contengono sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene, dannose sia per gli utilizzatori che per chi ne viene esposto al fumo passivo.