BUS DI MESTRE, IL CAVALCAVIA SARÀ DISSEQUESTRATO
Nuovi rilievi al cavalcavia di Mestre, da cui lo scorso 3 ottobre un bus precipitò nel vuoto causando la morte di 22 persone tra cui l’autista Alberto Rizzotto.
Giovedì, fino alle 16, la circolazione sarà interdetta per consentire ai tecnici nominati dalla Procura di rimuovere un tratto di guardrail, lungo circa 30 metri, su cui effettuare ulteriori test.
L’obiettivo è capire se ed eventualmente quali responsabilità possa aver avuto la barriera di sicurezza nell’incidente. Come mai non ha retto al peso del bus dell’azienda La Linea?
Dopodiché il cavalcavia verrà dissequestrato e potrà proseguire la rimozione del vecchio guardrail che sarà sostituito con nuove barriere. I lavori erano iniziati già prima della tragedia, che ha causato anche 15 feriti, ma poi si sono interrotti per lasciare spazio alle indagini.
L’inchiesta vede al momento indagati tre funzionari del Comune di Venezia e l'amministratore delegato de La Linea, l’azienda proprietaria del bus che stava portando i turisti dalla città storica a un campeggio di Marghera.
Cosa emergerà dalla relazione finale sulle perizie al guardrail e al bus è ancora tutto da decifrare. Così come molto potrà dire l’autopsia sul corpo dell’autista Alberto Rizzotto: da indiscrezioni sembra che il decesso del conducente sia stato dovuto alle ferite riportate. Nessun problema cardiaco né malori, a quanto pare.
Ma anche su questo si saprà di più nelle prossime settimane.