TASSA D'IMBARCO IN AEROPORTO: VENEZIA CI RIPROVA
Il Comune di Venezia non ci sta e cerca di reintrodurre la “tassa” da 2,50 euro per tutti i passeggeri in partenza dall’Aeroporto Marco Polo.
Per questo è stata approvata nelle scorse ore in Consiglio comunale una variazione di bilancio con l’obiettivo di reintrodurla dal 2025, nonostante il voto contrario delle opposizioni.
Ricapitoliamo la vicenda: l’addizionale era stata introdotta a fine 2022 con una delibera del Comune che aveva recepito una legge nazionale.
In tutta risposta Save – la società che gestisce l’aeroporto – e alcune compagnie low cost avevano fatto ricorso, temendo un calo di competitività del Marco Polo rispetto ad altri scali e perdite fino a 25 milioni all’anno.
E se il Tar aveva dato ragione al Comune, il Consiglio di Stato aveva poi ribaltato tutto a fine maggio. Come mai? Secondo i giudici Ca’Farsetti l’aveva introdotta senza vagliare altre possibili soluzioni e per di più, bilanci del Comune alla mano, la motivazione del risanamento delle casse comunali appariva infondata visto i conti già piuttosto in ordine.
Come detto, però, Brugnaro ora ci riprova: il primo passo è stata l’approvazione della variazione di bilancio. Obiettivo finale, poter di nuovo incassare l’addizionale che, stima il Comune, porterebbe nelle casse veneziane circa 15 milioni di euro all’anno fondamentali per la gestione quotidiana della città.