IL PAREGGIO AL 95': NEL DERBY SORRIDE IL MANTOVA
L'esplosione dell'Euganeo arriva al minuto 95, quando ormai sembrava quasi tutto perduto perché una partita intera non sembrava bastare al Padova per recuperare il gol di svantaggio nel derby attesissimo col Vicenza. Segna Faedo, in pieno recupero, un pareggio meritato che seppur permetta al Mantova di tornare a +6, per i biancoscudati vale quanto una vittoria, dal punto di vista psicologico.
La squadra arrivava da un solo allenamento nelle gambe, il Vicenza l'aveva preparata senza giocare domenica col Fiorenzuola, e la differenza s'è vista. Nella prima frazione, la squadra di Vecchi, decisamente altra cosa rispetto a quella dell'andata, ha comandato le operazioni e sfiorato il vantaggio due volte, con le traverse colpite prima da Ferrari e poi da Cuomo, con la deviazione decisiva di Donnarumma, in entrambi i casi sugli sviluppi di un calcio d'angolo dell'ex Ronaldo, fischiato ma indubbiamente in buona serata. La gara, nervosa e spezzettata, si sblocca al 12' della ripresa, quando Costa serve Ferrari con un cross perfetto che l'ariete biancorosso gira sul palo lungo, saltando in mezzo ai due difensori e battendo imparabilmente il portiere biancoscudato. Il gol potrebbe essere una mazzata, e invece rianima il Padova che anche grazie ai cambi riesce finalmente a creare le sue occasioni. Palombi, al 20′, di divora un'occasione colossale sul contropiede avviato da Varas e rifinito da Liguori, con un controllo sbagliato che permette a Confente di uscire e abbrancare in presa bassa. Ci prova anche Fusi, al 24′, con una serpentina clamorosa conclusa con un destro fuori di pochissimo. Poi, nei sei minuti di recupero, la forza della disperazione permette alla squadra biancoscudata di trovare al 95′ il gol dell'1-1, con la conclusione di Faedo deviata a battere il portiere. Un pareggio sostanzialmente giusto, anche se il Vicenza ha fatto vedere qualcosa in più sotto il profilo del gioco. Per il Padova, un'altra sconfitta in casa, come contro il Mantova nella partita più attesa, avrebbe rappresentato moralmente un colpo da ko.
"Non meritavamo di perderla", dice Vincenzo Torrente.
"Non abbiamo nulla da rimproverarci", il commento di Vecchi.
