ODDO ALL'OPERA: PROVE DI 4-3-3 E BALLOTTAGGI APERTI

Il primissimo allenamento di martedì pomeriggio era servito per prendere confidenza con la squadra, entrare in punta di piedi cercando di alzare il morale del gruppo e indicando il modo di lavorare che, da ora in poi, sarà di casa nel quartier generale biancoscudato alla Guizza. Ora, per Massimo Oddo, arriva il momento di mettere in pratica quelle che al momento della presentazione, dopo aver sostituito in panchina Vincenzo Torrente, aveva definito certezze.

E allora eccolo, nel secondo allenamento alla guida del Padova, a scaldare i muscoli della squadra, oltre che a rianimarne lo spirito, per poi mandare in campo la sua idea di calcio. Oddo ha lavorato per la prima parte diffusamente con il reparto difensivo: una difesa che nelle ultime sette gare, tra il campionato e la doppia finale di Coppa Italia, ha subito dieci reti, decisamente troppe per ambire a qualcosa di più rispetto ad una partecipazione ai prossimi playoff. ma poi si è soffermato a lavorare anche con centrocampisti e attaccanti, una volta terminata la parte della retroguardia: anche in attacco, c'è qualcosa da rivedere, perché anche lì davanti i gol cominciano a scarseggiare.

Le certezze? Probabilmente anche il Padova di Massimo Oddo ripartirà dal 4-3-3: quello che era stato di Torrente negli ultimi due mesi (a parte le tre gare disputate col trequartista) e che lui stesso utilizzava due anni fa in biancoscudato. Da qui a sabato sera, i ballottaggi sono aperti, e sono sempre gli stessi: Crisetig o Radrezza davanti alla difesa? Bortolussi o Zamparo a guidare l'attacco? Al di là delle scelte del tecnico, ora la palla passa ai giocatori: le prossime tre gare, le ultime di campionato, saranno decisive soprattutto per loro, e per chi vorrà provare a giocarsi una maglia da titolare negli spareggi che inizieranno il 18 maggio.