SONEPAR, IMPRESA CONTRO LA LUBE
Un'impresa dal peso specifico enorme nella lotta salvezza. Alla Kioene Arena la Sonepar Padova firma una delle prestazioni più emozionanti della stagione, battendo al tie-break la Lube Civitanova, terza forza del campionato. Un successo che conferma il palazzetto padovano come vero tabù per i marchigiani, già sconfitti nelle ultime due sfide dirette.
È soprattutto la serata di Orioli, sempre più leader in campo, incisivo sia in attacco che in seconda linea. Prestazioni maiuscole anche per Masulovic, decisivo sotto rete, e per capitan Polo, al suo miglior match dell’anno. Dall’altra parte Civitanova, ricca di ex bianconeri, si affida al solito straordinario Nikolov, autore di 30 punti con quattro ace, ma non basta.
La gara è una montagna russa di emozioni. Padova parte forte e si aggiudica il primo set, trascinata dai muri di Polo e dal ritmo imposto dai padroni di casa. La reazione della Lube arriva nel secondo parziale, dove gli ospiti approfittano di qualche errore di troppo della Sonepar. Storia simile nel terzo set: Civitanova resta avanti, ma i bianconeri danno l’impressione di poter rientrare grazie ai muri di Orioli su Nikolov.
Il quarto parziale è un capolavoro di carattere: Padova scappa sul 9-5 e sembra chiudere facilmente, ma i tifosi trattengono il fiato quando, sul 24-17, Nikolov infila tre ace consecutivi. Solo un suo errore al servizio riporta la gara in parità.
Il tie-break è una guerra di nervi. La Sonepar vola sul 6-2, poi subisce la rimonta marchigiana fino all’11-11. Ma quando conta davvero, Padova mostra tutto il suo cuore: annulla quattro match-point e chiude con un muro di Masulovic su Hossein. Scatta il tripudio di un palazzetto che, ancora una volta, si conferma fortino bianconero.