FALSI 730: CAF POSTO SOTTO SEQUESTRO DALLA FINANZA
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Treviso, su delega del Tribunale di Bologna, ha dato esecuzione a un provvedimento di confisca di un immobile, in seguito alla condanna definitiva del proprietario a trenta mesi di reclusione, per una frode fiscale commessa, tra il 2012 e il 2016, in favore di circa un migliaio di contribuenti. L’immobile confiscato dal valore commerciale di circa 100mila euro era la sede di un Centro di Assistenza Fiscale il cui proprietario in cambio di compensi aveva agevolato le pratiche di numerosi clienti , consentendo loro di percepire indebiti crediti I.R.PE.F., liquidati in oltre due milioni di euro, eludendo per anni dal 2012 il sistema informatico di “controllo automatizzato” delle dichiarazioni dei redditi. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e condotta dal Gruppo di Treviso, ha consentito di svelare l’intero meccanismo di frode e di ottenere anche l’annullamento di oltre trecento modelli 730, presentati con l’indicazione di quasi un milione di euro di crediti I.R.PE.F. non spettanti, che così non sono stati liquidati. Gli indagati, tutti cittadini stranieri residenti sull’intero territorio nazionale, con la compiacenza del C.A.F., avevano fatto ricorso a diversi espedienti, quali l’indicazione di crediti d’imposta inesistenti, di altri familiari a carico residenti all’estero e privi di codice fiscale, di detrazioni per figli non esistenti in affidamento preadottivo, anche disabili. Alla luce della gravità dei fatti e della continuità con cui gli illeciti venivano realizzati, l’Autorità Giudiziaria ha disposto a carico del responsabile del C.A.F. il sequestro preventivo d’urgenza dell’immobile sede del Centro di Assistenza Fiscale, e ora la definitiva confisca.