BENZINA, SENZA TASSE COSTEREBBE 70 CENTESIMI
Italia e carburante, due parole che messe insieme fanno pensare al portafogli.
Perché i prezzi di benzina e gasolio nella Penisola continuano ad essere tra i più alti in Europa.
Più precisamente, siamo al quarto posto nella classifica europea per costo del carburante, peggio di noi solo Danimarca, Olanda e Grecia.
Questo lo studio del centro di formazione e ricerca sui consumi, che ha constatato che gli italiani spendono annualmente, per fare rifornimento, 4,18 miliardi in più rispetto agli altri Paesi europei.
Attualmente, infatti, il prezzo medio della benzina è di 1,82 euro al litro, contro la media europea di 1,70.
Il gasolio si attesta invece a 1,73 euro al litro, quasi 9 centesimi in più rispetto al continente.
In soldoni, paghiamo 6 euro in più per ogni pieno di benzina e 4,3 euro in più per il gasolio, rispetto ai nostri vicini di casa.
Ma la situazione si ribalta se consideriamo il prezzo del carburante senza le tasse.
Attualmente sul carburante italiano gravano diverse imposte, chiamate accise, oltre al 22% di Iva.
Tolte le varie tassazioni, la benzina costerebbe 77 centesimi di euro, mentre il gasolio 80 centesimi.
Considerando poi l’alto livello di export dell’Italia, e che la maggior parte delle merci viaggia su gomma, il costo del carburante influisce sul sistema economico: il costo elevato del carburante aumenta il prezzo finale dei beni commerciati, e fa perdere competitività all’Italia.