FESTA DELLA REPUBBLICA, LA STORIA DELLA RICORRENZA
La Repubblica italiana compie 79 anni. Tanto è passato dal referendum istituzionale che il 2 e il 3 giugno del 1946 ha posto gli italiani di fronte ad un quesito tanto semplice quanto fondamentale per il futuro del proprio Paese: la scelta tra monarchia e repubblica.
Un momento epocale per l’Italia, che per la prima volta ha indetto una votazione a suffragio universale, alla quale hanno partecipato anche le donne. I risultati sono ben noti. Poco meno di 25 milioni di italiani si recarono alle urne. I repubblicani primeggiarono con il 54% delle preferenze e il 18 giugno la Corte di Cassazione proclamò la nascita della Repubblica italiana dopo 85 anni di regno. Da ricordare come nella stessa occasione i votanti scelsero anche la composizione dell’Assemblea Costituente affinché redigesse una nuova Costituzione, entrata poi in vigore un anno e mezzo più tardi.
Le prime celebrazioni della Festa della Repubblica avvennero il 2 giugno del 1947. La prima parata militare in via dei Fori Imperiali a Roma risale invece all’anno successivo, accompagnata anche dalla deposizione di una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto sull’Altare della Patria da Luigi Einaudi.
Dal 1977 la ricorrenza fu resa mobile e spostata alla prima domenica di giugno, con la conseguente soppressione del 2 giugno come giornata festiva. Questo fino all’arrivo di Carlo Azeglio Ciampi come Presidente, che dall’inizio del XXI secolo ha insistito per una nuova valorizzazione dei simboli patri italiani.
Il 2 giugno viene ricordato ancora oggi come un momento fondamentale per la storia del nostro Paese. Una vera svolta che ha posto le basi per la Repubblica nella quale tutt’oggi viviamo.