CRIMINALITÀ MINORILE: NON BASTA L'AZIONE REPRESSIVA
Concluse, le operazioni ad alto impatto finalizzate al contrasto della criminalità giovanile, condotte dalla Polizia di Stato dal 22 agosto su tutto il territorio nazionale. Un feneomeno difficile da estirpare che secondo il Ministro dell’interno intervistato durante la sua recente visita a Padova non trova fine nella sola azione repressiva delle Forze dell’Ordine. Mancano , la famiglia , i valori , buoni esempi. Tutti cardini del crescere sano dei nostri ragazzi che invece trovano la loro dimensione attraverso l’emulazione di quello che assimilano dai cellulari. Le attività, svolte dalle Squadre Mobili delle Questure di tutta Italia hanno riguardato giovani dediti principalmente, in gruppo o singolarmente, a reati contro la persona, il patrimonio o in materia di stupefacenti e di armi nonché responsabili di comportamenti illeciti che sfociano anche in forme di discriminazione e odio. In particolare, le investigazioni effettuate anche attraverso il monitoraggio del web e successivi mirati controlli e perquisizioni nei principali luoghi in cui si registra la presenza di minorenni , hanno portato al fermo di 22 ragazzini. Di questi, 6 sono stati affidati ad appositi centri. Durante i controlli sono stati sequestrati 2 fucili, 36 pistole e munizioni, 2 spade giapponesi. Inoltre le Forze dell’Ordine hanno intercettato e posto sotto sequestro diversi quantitativi di varie droghe. Recuperati numerosi oggetti provento di furto, soprattutto collanine d'oro, gioielli, orologi e cellulari, e sequestrate banconote false, bancomat e documenti di identità rubati o contraffatti, anche un tesserino contraffatto della Guardia di Finanza.