notizie / 20/11/2025 09:30

DELITTO DI LIMENA: FU UN OMICIDIO, NON UN INCIDENTE

Franco Bergamin, l'80enne ritrovato morto nella sua casa di Limena ormai nel febbraio scorso, non fu vittima di una caduta accidentale nel corso di una lite con il coinquilino. Anzi, a differenza di quanto lui asserisce, unico indagato per ora per la morte dell'anziano, fu ucciso: gli approfondimenti chiesti dalla procura dopo l'autopsia sul copro dell'uomo consolidano l'ipotesi accusatoria.

Alessio Battaglia, in carcere dal 6 marzo con l’accusa di omicidio volontario, avrebbe ucciso l'uomo con cui condivideva l'appartamento, e proprietario dell'immobile, con una manovra al collo: lui, l'accusato, aveva sostenuto che la frattura al collo riscontrata nel corpo dell’80enne fosse dovuta ad una caduta, e quindi ad una botta in testa accidentale durante una lite, ma le perizie medico legali ora lo escludono: la lesione sarebbe molto più simile a una manovra da arte marziale, che avrebbe causato la rottura di netto delle prime due vertebre.

Le indagini preliminari sono ormai avviate perciò verso la chiusura, e il pubblico ministero è pronto ad andare avanti contestando al 41enne triestino l'omicidio volontario.

Battaglia, arrestato a Monfalcone un paio di giorni dopo il ritrovamento del corpo dell'anziano nella sua casa, continua a ribadire che quella sera i due avevano litigato, e che Bergamin era rimasto vittima di una caduta fatale. Il coinquilino, prima di scappare, avrebbe quindi avvolto il suo cadavere in alcuni sacchi neri della spazzatura e l'aveva chiuso con del nastro adesivo e riposto in un armadio, sigillando la stanza e riempiendola di candele per mascherarne l'odore.

L'unica domanda a cui l'indagato non ha mai riposto è il movente. Cosa abbia scatenato la lite, Battaglia non l'ha mai voluto chiarire: la versione di un diverbio per alcune bollette non pagate non ha mai convinto gli inquirenti, fermi sull'ipotesi che invece il killer potesse aver predisposto l'occultamento del corpo per continuare a percepirne la pensione senza dare nell'occhio. Di certo c'è allora che presto l'accusa formulerà la richiesta di rinvio a giudizio.

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