FEMMINICIDIO DI VIGONZA, ANDREA NON RISPONDE AL GIP

Andrea Favero si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia al Carcere Due Palazzi di Padova dove è rinchiuso da giovedì mattina accusato dell’omicidio della compagna Giada Zanola.

Non sussistendo i presupposti del pericolo di fuga, il fermo non è stato convalidato, ma il gip ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare alla luce di “gravi, precisi e concordanti” indizi di colpevolezza.

Nel pomeriggio è invece iniziata l’autopsia sul corpo di Giada: la speranza è che l’esame autoptico possa chiarire la dinamica della morte della 33enne visto che il compagno non ha confessato l’omicidio ma ha solo detto di non ricordare cosa successo su quel cavalcavia di via Prati.

E così ancora molte sono le domande senza risposta: era già morta quando è finita in autostrada? O era solo tramortita?

Ma ci sono anche molti altri interrogativi che, forse, non troveranno mai una spiegazione. E che riguardano quella storia d’amore che si era fatta sempre più burrascosa: le nozze fissate e poi disdette, Giada che aveva un nuovo compagno, lui che temeva di non veder più suo figlio. E ancora i lividi sulle braccia segno di liti che sfociavano anche in violenza, quelle foto di coppia ritrovate strappate all’interno della loro casa.

Il messaggio mandato da lui a lei la mattina di mercoledì, fingendo di non sapere dove fosse.

Un rapporto che si era fatto non più sano, come troppi se ne vedono ancora.

E allora dal prefetto di Padova arriva un monito a tutti coloro che vengono a conoscenza di casi di violenza subiti da familiari, amici o conoscenti: il nostro ordinamento tutela chi informa le forze dell’ordine di queste situazioni di violenza. Da qui l’invito a non sottovalutare nemmeno il minimo segnale.

Lunedì sera intanto a Vigonza è in programma una fiaccolata per ricordare Giada: appuntamento alle 20.30 in via Prati, proprio davanti alla casa della coppia. E poi via alla passeggiata di un chilometro, che già si preannuncia partecipatissima, fino al cavalcavia.