GLI STUDENTI UNIVERSITARI NON SANNO DOVE DORMIRE
Se la domanda aumenta in maniera esponenziale, l’offerta arranca. Sembra essere questo il rapporto tra la richiesta e la proposta effettiva dei posti letto per gli studenti fuori sede a Padova.
Stando ai dati elaborati dalla Corte dei Conti, solamente il 6% dei posti letto è stato coperto dalla città del Santo.
Malgrado gli ingenti finanziamenti statali destinati sia all’Ateneo che all’Esu, per un totale di oltre 7 milioni, la problematica resta.
La Corte dei Conti sottolinea come sia necessaria un’adeguata pianificazione, dotandosi dei giusti strumenti.
Pronta la risposta dell’Esu che rivendica i quasi mille posti creati negli ultimi 4 anni. Nel prossimo triennio, si prevede un aumento di oltre 600 posti, in aggiunta ai 380 già realizzati.
Considerando i maggiori poli universitari, Padova supera solo Bologna, ferma al 5% dell’occupazione. Meglio persino Milano, 14%, Napoli e Torino, che registrano dati simili intorno al 10%. La sorpresa della classifica invece è Venezia, che garantisce un’occupazione di 43 punti per i posti letto.
Un ulteriore problema è dato dalla mancata regolazione del mercato privato. Le cifre richieste anche per una singola stanza schizzano alle stelle, raggiungendo persino i 600 euro.
Tutte queste condizioni compromettono sempre più il diritto allo studio, portando ragazze e ragazzi ad accettare qualsiasi condizione.