AUTONOMIA, DOMANI LA FIRMA DELLE PRIME PRE-INTESE
Non è una firma solo simbolica, stavolta, ma è indubbio che è un passo che ha un significato, anche morale, molto forte. Domani alle 11, a Palazzo balbi, l'ultimo atto formale di Luca Zaia dopo 15 anni alla presidenza del veneto sarà la firma della pre-intesa sull'autonomia differenziata con il ministro delle regioni, Roberto Calderoli, che sbarcherà a Venezia in mattinata per la prima tappa di un mini tour che lo porterà poi anche nelle altre tre regioni per lo stesso atto: nel pomeriggio in Lombardia, e poi mercoledì prima in Piemonte e poi in Liguria. Una firma che corona un percorso pluriennale di battaglie sulla riforma autonomistica, e che simbolicamente rappresenterà l'eredità di Luca Zaia a chi verrà dopo di lui, dopo le elezioni di domenica e lunedì prossimi.
Le prime pre-intese riguardano quattro materia non LEP: protezione civile, professioni, previdenza complementare e integrativa, e coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario. Se fino ad ora si era sempre parlato solamente di bozze, una volta firmate queste quattro pre-intese costituiranno il primo “pacchetto” che il Parlamento sarà chiamato a vagliare, per poi votare ed eventualmente approvare (o meno) l’intesa vera e propria con la concessione delle prime funzioni decentrate. Per esempio quali?
In ambito di previdenza complementare e integrativa, le Regioni potrebbe tenere per sé fondi da spendere nell'ambito del sociale. Per quel che riguarda la tutela della salute, sottocategoria della sanità che necessità invece della definizione dei LEP, potrebbe però prevedere un utilizzo privo di vincoli di alcune risorse del fondo sanitario nazionale. Un primo passo, non solamente simbolico. E che forse, non per caso, arriva proprio alla vigilia delle elezioni in Veneto.