A VENEZIA FERMATA BORSEGGIATRICE DI 10 ANNI
Il pm Gava della Procura di Venezia ha chiesto l’arresto per 22 persone accusate di borseggio. Per lo più si tratta di giovani donne , ben note sia alle Forze dell’Ordine che ai veneziani. Le vittime sono per lo più turisti e quello che preoccupa maggiormente è il crescendo delle reazioni violente dei borseggiatori per garantirsi la fuga. Dai calci e pugni , di recente si è passati all’impiego di spray urticante. Non da meno le persone esasperate dai continui furti. Il rischio linciaggio è davvero concreto. Ma la nostra Giustizia, com’è noto, ha le maglie larghe e un nuova riforma introdotta di recente impone l’interrogatorio preventivo nel caso dei piccoli reati. Il giudice prima di applicare una misura cautelare deve interrogare i presunti malviventi per ascoltare le loro giustificazioni. A questo interrogatorio la Procura lagunare aveva convocato le 22 persone in questione che naturalmente non si sono presentate. Ora il, Giudice deciderà se emettere la richiesta di misura cautelare nei loro confronti. Un buonismo che fa discutere dato che il fenomeno non si arresta. A Venezia da inizio anno a circa metà settembre si contano già 130 borseggiatrici fermate, di cui 6 tratte in arresto ma attualmente nessuna è finita in carcere. Tra l’esercito di borseggiatrici spunterebbe dalle carte della Procura il nome di “Shakira”, pendolare del borseggio tra Milano e la città di San Marco. Condannata lo scorso 5 agosto ha patteggiato 1 anno di reclusione , sarebbe in attesa di sentenza definitiva e quindi al momento ha solo il divieto di dimora a Venezia. Nell’ultima settimana in soli 5 giorni sono state fermate 9 borseggiatrici, di cui 8 minorenni, la più giovane aveva 10 anni, che quindi vengono affidate a strutture d’accoglienza da cui scappano dopo qualche ora.