BOSCO DELLO SPORT? "MA C'È PIÙ CEMENTO"
Perché chiamarlo Bosco dello Sport quando il cemento, in realtà, sarà più del verde? Se lo chiede la consigliera di opposizione a Venezia Sara Visman, del Movimento 5 Stelle.
Il tema è la discussa opera che porterà alla nascita, nell’area di Tessera, di stadio, palazzetto, bretella ferroviaria per l’aeroporto e un polmone verde di 79 ettari.
Dove però, appunto, il verde sarebbe minoritario rispetto alle altre opere che verranno realizzate.
E sarebbe proprio questo, tra l’altro, uno dei motivi per cui l’Unione Europea non ha concesso 94 milioni per realizzare il Bosco dello Sport. Uno dei criteri per ottenere il finanziamento era quello della rigenerazione urbana che evidentemente in questo progetto l’Europa non ha colto.
E fin da subito il progetto non è piaciuto nemmeno alle opposizioni in Consiglio comunale, che l’hanno criticato sotto diversi punti di vista, tra cui appunto anche il luogo in cui il Comune ha deciso di realizzarlo.
Il progetto del Bosco dello Sport prevede la realizzazione di uno stadio da 16 mila posti, un palazzetto da 10 mila e il completamento della nuova bretella ferroviaria che collegherà Tessera con l’Aeroporto Marco Polo. Oltre a una superficie verde di quasi 79 ettari con la piantumazione di centomila tra alberi e arbusti, in mezzo ai quali sorgeranno lo stadio e il palazzetto.