14 TRUFFE IN DUE MESI, PATTEGGIA QUATTRO ANNI
Un piano criminale studiato nei minimi dettagli, ma con un obiettivo sempre uguale: truffare persone fragili, facendo leva su paura e senso di colpa. È la storia di un 22enne campano, oggi condannato a 4 anni e mezzo di carcere e a una multa di 2.700 euro, per aver messo a segno — insieme ad alcuni complici — almeno 14 truffe tra ottobre e dicembre del 2023.
Le vittime: tutte persone di una certa età, non sempre anziane. Le truffe: sempre simili, ma con varianti costruite ad arte per essere convincenti. In molti casi, il giovane si fingeva carabiniere o avvocato, e raccontava al telefono che un figlio o una figlia della vittima aveva provocato un grave incidente stradale. Poi, la richiesta urgente: migliaia di euro per evitare l’arresto o coprire le spese legali.
In un’occasione, addirittura, si è spacciato per medico. Una donna di 79 anni si è vista chiedere 20mila euro per un fantomatico intervento salvavita. Lui si è presentato a casa e ha ritirato personalmente una busta con 8mila euro e un sacchetto di gioielli.
Per rendere tutto ancora più credibile, un complice fingeva di essere il figlio, in lacrime al telefono: «Mamma, ti prego, non voglio andare in carcere». In preda al panico, molte vittime consegnavano tutto ciò che avevano: denaro, oro, perfino bancomat e PIN.
Le truffe sono state messe a segno in diverse città: da Parma a Milano, da Genova a Firenze, passando per Verona, Bologna, Sanremo e Imperia. Solo in tre casi le vittime si sono insospettite e hanno rifiutato di pagare. In tutti gli altri, il copione ha funzionato.
Il bottino stimato supera i 50mila euro in contanti, oltre all’oro e ai preziosi di famiglia. Le indagini, condotte dalle forze dell’ordine, hanno ricostruito i movimenti del giovane, definito un vero e proprio “giramondo della truffa”, ma con un’organizzazione ben strutturata.
Ora, con la condanna, si chiude almeno un capitolo. Ma le forze dell’ordine ricordano: attenzione alle telefonate sospette, nessun ente ufficiale chiede soldi in contanti per incidenti o cure urgenti. E in caso di dubbio, meglio contattare subito il 112.