ENTRIAMO NELLA ROTONDA DI ROVIGO, SCRIGNO DI ARTE
Da più di 300 anni è il cuore artistico di Rovigo, eppure non è nota quanto potrebbe. Parliamo della Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, conosciuta come La Rotonda.
In realtà questo tempio, risalente ai primi anni del Seicento, non è circolare, bensì ottagonale e oltre che una chiesa può essere considerata un museo, una capsula del tempo e dell'arte.
Il disegno si deve all'architetto padovano Francesco Zamberlan, allievo di Palladio, che la progettò al fine di custodire un'immagine miracolosa della Vergine.
Con la sua pianta peculiare si distingue nettamente dagli altri edifici religiosi in zona. Ma ciò che la rende unica è il suo straordinario interno. 60 tele di grande formato intervallate da 20 statue in stucco scandiscono l'ampia sala.
Le storie raffigurate sono quelle della Vergine ma anche vicende miracolose che hanno riguardato i potenti locali del Cinquecento. Ogni particolare è curato per impreziosire l'ambiente dedicato alla Vergine del Soccorso, la cui immagine è stata ritenuta miracolosa per secoli.
Dopo un accurato restauro La Rotonda di Rovigo è entrata a far parte integrante del percorso artistico-culturale del capoluogo, mantenendo la sua funzione di luogo di culto.
Un simbolo del Veneto considerato "minore" ma che ancora racconta la devozione e il gusto del Polesine antico.