NOZZE VIP, ALLERTA ALTA: VENEZIA OSSERVATA SPECIALE

Ora non ci sono solo le proteste contro il matrimonio di Jeff Bezos: l’ultima, la più eclatante, l’hanno materialmente srotolata gli attivisti di Greenpeace in piazza San Marco lunedì mattina. Un mega striscione di 400 metri quadri con su scritto: “Se puoi affittare Venezia per il tuo matrimonio, allora puoi anche pagare più tasse”, solo l’ultimo segno di protesta arrivato in città contro le nozze imminenti del magnate patron di Amazon.

Ora, però, come detto non ci sono più solo i contrari. C’è uno scenario internazionale che, con l’entrata in guerra degli Stati Uniti in Iran, complica ancora più le cose e rende Venezia un obiettivo enormemente sensibile. Nella settimana che porta infatti ai tre giorni di feste, ricevimenti e party milionari in Laguna, l’arrivo in città di alcune tra le più influenti personalità politiche, commerciali e dello showbusiness americano alza ancora di più l’allerta sicurezza sul matrimonio di Jeff Bezos con la giornalista Lauren Sanchez

Nelle prossime ore, in Laguna, è prevista in prefettura una riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, ma la situazione è in totale evoluzione tanto che sembra che uno dei party previsti sia stato spostato in fretta e furia dalla Scuola Grande della Misericordia all’Arsenale, ritenuto più defilato e meglio sorvegliabile.

Tra martedì e mercoledì cominceranno ad arrivare i primi ospiti: 250 invitati super vip, un’ottantina di voli privati in arrivo tra il marco Polo, Treviso e l’aeroporto di Verona. Tra questi, non solo personaggti di livello planetario come Leonardo Di Caprio, Oprah Winfrey, Kim Karsdashian o Lady Gaga. Alle nozze sono annunciati anche due figli di Trump, Ivanka e Donald junior: naturale che l’allerta sicurezza sia alle stelle, ancor più visto lo scenario in Medioriente.

Da un lato c’è insomma la grande organizzazione, Dall’altro, ci sono le proteste fronteggiate però da una parte della città che sta cominciando ad apprezzare anche i gesti compiuti dal magnate per ripagare Venezia del suo arrivo. La coppia ha infatti annunciato di aver destinato tre donazioni milionarie ad altrettante istituzioni veneziane impegnate nella salvaguardia della laguna: il Corila (Consorzio per il coordinamento delle ricerche sul sistema lagunare) , la Venice International University, e quindi la l’ufficio veneziano dell’Unesco.