DUE ITALIANI MORTI IN UCRAINA
Per raggiungere la pace in Ucraina urge l’intervento divino, o per lo meno del suo rappresentante.
L’invito di Papa Leone XIV non è rimasto inascoltato: il Santo Padre ha messo a disposizione il Vaticano quale sede dei negoziati diretti tra Russia e Ucraina.
Invito che sembra essere stato accolto.
Secondo il Wall Street Journal, Kiev e Mosca potrebbero incontrarsi nel Vaticano, per il tanto agognato dialogo diretto, a metà giugno.
Si tenga però a bada l’ottimismo.
Il presidente americano Trump, che ha sempre difeso la volontà di pace russa, si ricrede.
Trump, parlando con i leader europei, ha ammesso che Putin non è pronto a porre fine alla guerra, poiché ritiene di starla vincendo.
Forse proprio per contrastare l’entusiasmo russo, la Lituania spinge per far entrare l’Ucraina nella Nato.
Escludere Kiev dal Patto Atlantico danneggerebbe la reputazione della Nato stessa, secondo il paese baltico.
Intanto giunge la notizia che altri due italiani sono morti nei campi di battaglia ucraini.
Il decesso di Antonio Omar Dridi, 35 anni, è stato confermato, mentre Manuel Mameli, 25 anni, è scomparso e viene considerato morto.
Entrambi combattevano in Ucraina in qualità di foreign fighters.