PICCHIA I SUOI CANI MA LA PENA VIENE SOSPESA
È stato condannato a 4 mesi di reclusione il cacciatore di Carbonara, frazione del comune di Rovolon, che maltrattava i suoi tre cani costringendoli a vivere nei propri escrementi e picchiandoli per farli smettere di abbaiare.
L’estate scorsa, a seguito della rivelazione di un video in cui l’uomo picchiava i propri animali, era intervenuta la Lega Anti Vivisezione di Padova: i cani erano stati sequestrati dalle forze dell’ordine e affidati in custodia giudiziaria all’associazione e, in seguito, trasferiti in un canile di fiducia.
A distanza di quasi un anno, il tribunale di Padova ha condannato l’uomo a 4 mesi di reclusione accogliendo la sua richiesta di patteggiamento. La pena è stata però sospesa e non menzionata nel certificato del casellario giudiziale.
Un esito che lascia del tutto insoddisfatta l’associazione animalista, che non ha esitato a definirla una pena ridicola: secondo la LAV, nonostante l'uomo abbia ammesso la sua colpa e sia stato condannato, la pena è irrilevante in quanto non determinerà alcun tipo di conseguenza, né detentiva né pecuniaria, per il condannato. Non solo, ma la mancata menzione nel casellario giudiziale potrebbe anche comportare che, in futuro, all’uomo vengano nuovamente affidati degli animali.