LE OLIMPIADI CERCANO VOLONTARI, MA SENZA ALLOGGIO
La Fondazione Milano Cortina cerca 15.000 volontari per le Olimpiadi e 3.000 per le Paralimpiadi che scattano tra meno di due anni. Figure fondamentali, imprescindibili in tutti i siti olimpici per gestire l’ospitalità e l’accoglienza del pubblico, degli atleti, dei media e delle delegazioni, per coordinare le competizioni sportive e supportare lo staff nelle sedi di gara, fino ad arrivare all’organizzazione degli eventi.
Le candidature potranno essere presentate da settembre, una bella iniziativa che può offrire a molti giovani un’esperienza per certi versi irripetibile: vivere dall’interno un evento come le Olimpiadi Invernali è un privilegio che capita mediamente una volta ogni mezzo secolo, dati alla mano. Però, c’è un ma. Com’è accaduto anche nelle precedenti edizioni dei Giochi, ai volontari sarà garantito il vitto, la divisa olimpica e i gadget dei giochi, ma non è previsto in alcun modo l’alloggio. Un nodo non da poco: per ora non è stata trovata una sufficiente disponibilità da parte degli alberghi per accogliere gli addetti ai lavori, dai volontari alle forze dell’ordine, sia in veneto che in Lombardia.
Da settembre, in ogni caso, sul sito della Fondazione verranno aperte le candidature. Per potersi proporre come volontari, bisogna aver compiuto 18 anni entro il 1° novembre 2025, conoscere l’italiano o l’inglese e preferibilmente anche altre lingue, ed essere pronti a partecipare agli eventi di selezione e formazione. La disponibilità richiesta durante i giochi veri e propri, nel febbraio del 2026, andrà da un minimo garantito di 9 giorni non consecutivi, fino ad un massimo di 10-14 giorni o anche 15-20 giorni, in caso di impiego più lungo.
In numeri assoluti, per le Olimpiadi tra il 6 e il 22 febbraio 2026 serviranno tremila volontari a Cortina d’Ampezzo, più di 500 a Verona, 150 a Venezia. Alle quali si aggiungeranno anche gli alpini: solo nella conca ampezzana, per dare un’idea dei numeri, è stata stimata una necessità di 250 Penne nere in strada e 400 al volante dei mini van per lo spostamento di atleti, delegazioni e quant’altro. Il problema, è che nemmeno per loro attualmente ci sono posti letto disponibili: la Prefettura di Belluno e quella di Sondrio hanno dovuto emanare nuovi avvisi esplorativi, non avendo trovato nessun hotel disponibile ad accogliere i militari e gli agenti necessari a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. Un piano imponente, che parte però con più di qualche criticità.