OVERTOURISM, ALBERGATORI CONTRO DOLOMITI UNESCO
Duro attacco degli albergatori al fenomeno dell’overtourism nelle Dolomiti. Secondo il Comitato per la salvaguardia dei passi dolomitici, la situazione sarebbe esplosa dopo l’iscrizione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale. Un riconoscimento che da onore si sarebbe trasformato in un boomerang.
Nel mirino finisce proprio la Fondazione Dolomiti Unesco, accusata di aver promosso una visibilità “da cartolina”, utile solo a innescare una spirale pericolosa: notorietà globale, amplificata dai social, che genera un turismo di massa mordi e fuggi, disinteressato all’identità culturale delle valli e incapace di valorizzarne davvero il territorio.
Un caso emblematico è quello del lago di Braies, diventato meta iconica dopo le riprese della serie “Un passo dal cielo”.
Un successo televisivo che ha scatenato un effetto virale: le immagini condivise online hanno attratto ondate di turisti, fino alla necessità di chiudere l’accesso per contenere l’afflusso. Ma la colpa, si chiedono gli albergatori, è davvero dell’overtourism o di chi ha scelto di sostenere quelle produzioni?
Il documento, firmato da Osvaldo Finazzer, rilancia la necessità di un cambio di rotta: smettere di puntare sull’immagine da cartolina e tornare a costruire un’economia turistica basata su qualità, servizi, cultura locale e un turismo lento e consapevole.
Una forte provocazione chiude la nota degli albergatori: forse è arrivato il momento di dire addio al riconoscimento Unesco e tornare ad accogliere con professionalità, senza inseguire la notorietà ad ogni costo.