TAGLI GOVERNO: SALUTE A RISCHIO NEL BACINO PADANO
I tagli nella manovra finanziaria potrebbero colpire anche il bacino padano e la lotta all’inquinamento atmosferico che le associazioni ambientaliste stanno portando avanti da tanti anni. La scure che sta colpendo pesantemente alcuni settori, secondo i contenuti del disegno di legge attualmente in esame al Senato, potrebbe tagliare i finanziamenti al Fondo per il miglioramento della qualità dell’aria nella nostra pianura. Come è noto, il bacino padano principalmente per la sua conformazione geografica a catino e la concentrazione di attività umane e industriali, ingloba inquinanti difficili da disperdere.
La riduzione prevista delle risorse da parte del Governo è del 75%: un taglio enorme che comprometterebbe gravemente l’attuazione dei piani regionali della qualità dell’aria, una scelta miope che metterebbe a rischio il rispetto dei valori limite previsti dalle norme europee proprio quando le Regioni e le città padane stavano dimostrando la volontà di un deciso cambio di passo. Il Veneto, ad esempio, sta registrando dati che potrebbero portare a un 2025 senza superamenti oltre i 35 giorni del limite di PM10 nella maggior parte delle centraline, un risultato mai visto negli ultimi vent’anni e che rischia di essere vanificato. Una qualità dell'aria che non rispetta i limiti normativi è un problema sanitario ancora prima che ambientale.