IL VICENZA NON SBAGLIA: VIA LA VIRTUS E I FANTASMI
Nella giornata in cui il Cittadella si rialza dopo sei gare a secco di successi, e ritrova la vittoria battendo 1-0 al Triestina grazie al gol di Diaw, vincono anche il Lecco e il Brescia, ma la capolista Vicenza rimarca la sua leadership sin qui inattaccabile. Al Menti cade anche la Virtus Verona, la squadra che l'anno scorso aveva cancellato i sogni promozione della squadra di Vecchi, e che nelle ultime due settimane aveva già imposto il pareggio al Brescia e al Lecco. Stavolta il destino non c'entra: la formazione biancorossa dimostra anche nella nona giornata di meritarsi il primo posto nel girone A e pure il vantaggio consolidato sulle dirette concorrenti.
E lo fa con una gara di sofferenza, ma di carattere e temperamento. Perché la gara si met6te subito sui binari giusti: al 5', Cuomo serve Vitale, che imbecca Morra - sinistro secco e palla all'angolino per l'immediato vantaggio. Ma dopo il brillante avvio, la Virtus cresce e il Vicenza arretra il baricentro:
Gagno salva su Gatti, Cavion sulla conclusione di Fanini, ma al 27 il pareggio arriva: Patanè dalla destra mette al centro e Fabbro, tutto solo, insacca e fa 1-1. A cavallo dell'intervallo, la gara rimane in bilico, e col passare del tempo anche con l'allungarsi delle sq2uadre le occasioni fioccano. Ed è soprattutto la squadra di Gallo ad andare molto più frequentemente vicino al 2-1: una girata di Stuckler ad un passo dal sette, un piattone di Pellizzari fuori di un niente. Poi, a sei minuti dal novantesimo, la meritata rete del raddoppio: punizione di Costa e gran zuccata vincente di Benassai, il Menti fa festa e per il Vicenza significa ottava vittoria in nove gare.