LE SPINE DEL CENTRODESTRA: VENETO E CITTADINANZA
Non solo il Veneto. C'è un altra spina, ormai, nel fianco del centrodestra. Perché dopo il ko tecnico inflitto al terzo mandato, e la Lega che ora alza le barricate per esprimere tra le proprie fila il nome del prossimo candidato alle regionali, a livello nazionale la questione dello ius scholae lanciato da Forza Italia sta esacerbando ancora di più le fratture interne. Potremmo dire che la situazione è seria, ma stabile: Tajani aveva posto il via libera alla propria proposta di legge sulla cittadinanza, come requisito per dare il suo benestare al terzo mandato dei governatori: Quest'ultima non si è realizzata, eppure l'anima azzurra ora continua a tastare il polso anche dell'ala più riformista del Parlamento, incontrando qualche apertura. Cosa che ovviamente provoca i continui altolà di Fratelli d'Italia, scettica sul provvedimento, ma soprattutto della Lega, che dopo aver incassato il danno su Zaia e i presidenti uscenti, non accetterebbe mai di vedersi rifilare anche la beffa dell'avanzare della proposta sulla cittadinanza.
Gli animi, ora, rischiano di lacerarsi ancora di più. La Lega medita di correre da sola alle regionali venete, se non potrà esprimere un proprio candidato per il centrodestra unito. E anche Zaia, che sa di avere un bacino di consensi ancora elevatissimo, non chiude la porta alla possibilità di una lista a proprio nome.