PALUDE: GIOVEDÌ SI APRE L’UDIENZA PRELIMINARE
L’inchiesta Palude a Venezia è pronta ad entrare nella fase cruciale: giovedì si apre infatti l’udienza preliminare del filone principale dell’indagine, quello che dovrà decidere sul rinvio a giudizio di 34 persone, tra cui il Sindaco Luigi Brugnaro e due tra i suoi più stretti collaboratori.
Sotto l’occhio degli inquirenti c’è prima di tutto la tentata vendita per 150 milioni al magnate di Singapore Ching dell’area dei Pili, 43 ettari di proprietà di una delle società di Brugnaro in cambio, sempre secondo l’accusa, di un via libera all’aumento della superficie edificabile.
E poi la vendita di Palazzo Poerio Papadopoli, che sarebbe avvenuta ad un prezzo di favore – meno di 11 milioni sui 14 di valore stimato – grazie ad una tangente che i rappresentanti di Ching avrebbero versato all’ex Assessore Renato Boraso, arrestato a luglio 2024.
Per questo fatto, Boraso nei giorni scorsi ha concordato con la Procura un secondo patteggiamento a ulteriori dieci mesi oltre ai 3 anni e 10 mesi, più un risarcimento di 437 mila euro, già patteggiati per una dozzina di episodi di corruzione e turbativa d’asta.
Su questo secondo patteggiamento la gup Ardita deciderà il prossimo 22 dicembre: in caso di via libera, Boraso eviterebbe il carcere.
Tornando al filone principale, il Sindaco Brugnaro ha già fatto sapere che non sarà in aula, anche se fa sapere che al momento opportuno risponderà alle domande del giudice.
