CRESCITA FEDELI AL SANTO,MA NON AI LIVELLI DEL 2019
Domenica 18 febbraio si svolgerà la ricorrenza antoniana più attesa dopo il 13 giugno: la festa della lingua del Santo. In questa occasione si ricorda il ritrovamento della lingua, intatta: oltre 700 anni fa, nel 1263, a 32 anni dalla morte di sant'Antonio, mentre il resto del corpo era ridotto in polvere, venne trovata nel sepolcro integra la parte del corpo che, di solito, è tra le prime a decomporsi -la lingua-.
In vista della festa della Traslazione sono stati resi noti gli ingressi registrati in sacrestia nel 2023: 1.023 pellegrinaggi a cui hanno partecipato complessivamente 49.339 fedeli, + 14 percento rispetto al 2022. Di questi gruppi 156 sono quelli italiani e 867 quelli stranieri da 49 nazioni.
Il Paese estero più rappresentato nei pellegrinaggi è stato anche nel 2023 la Polonia con 18.092 pellegrini; da tempo infatti dopo la visita pastorale dell’allora papa Wojtyła alla Basilica di Sant’Antonio nel 1982, il santuario padovano è diventato meta di molti polacchi.
L’area di provenienza dei pellegrinaggi esteri continua a essere principalmente l’Europa (26 nazioni), seguita dalle Americhe (11 nazioni tra Nord e Sud America), Medio oriente e Asia.
I flussi sono ancora molto distanti dal periodo pre-covid: ricordiamo infatti i 260 mila pellegrini da 75 nazioni nel 2019, numeri che quintuplicano i flussi di quest’anno. Ma la crescita del 2023, che si mantiene costante negli ultimi anni post pandemici, fa ben sperare.