TERZO MANDATO: FORZA ITALIA STACCA LA SPINA
Terzo mandato, questa volta sembra finita davvero. E a staccare la spina è stata Forza Italia al termine di una giornata, quella di giovedì, di scaramucce all’interno della maggioranza.
Perché gli Azzurri, che sul terzo mandato si erano sempre manifestati contrari, in extremis avevano aperto ad un via libera ma a patto di avere in cambio lo ius scholae, una delle battaglie principali di Forza Italia, ossia la cittadinanza ai figli di immigrati dopo un ciclo scolastico di dieci anni.
Su questo, però, gli alleati non ci sentono, e allora per tutta risposta Tajani ha dato lo stop definitivo a qualsiasi ragionamento sul terzo mandato.
All’indomani la reazione del Presidente del Veneto Luca Zaia è pacata, ma non priva di un po’ di amarezza.
Ma ora, realisticamente, cosa potrebbe succedere? Di certo c’è che il tempo è poco, anzi pochissimo, visto che scadrà martedì la proroga per poter presentare in commissione Affari Costituzionali al Senato gli emendamenti al disegno di legge sul numero di consiglieri e assessori regionali. Era questo l’escamotage individuato per poter inserire una modifica della norma sul terzo mandato.
Mancano insomma pochissimi giorni per eventuali ripensamenti o ricuciture. Certo è che Zaia, almeno a parole, non ne fa un dramma.
Il Presidente della Regione, però, un ragionamento sullo ius scholae, di fatto la moneta di scambio per ottenere il via libera al terzo mandato, tiene a farlo.
Come a dire: per una differenza di due anni sulla cittadinanza, saltano cinque anni di mandato per un Governatore.
