CHIOGGIA, LE PRIME SEPPIOLINE A 260 EURO AL CHILO
Vendute all’asta a peso d’oro le prime seppioline stagionali. Al mercato ittico di Chioggia sono state battute a 260 euro al chilo, Iva esclusa.
Ad acquistarle è stata una ditta che poi le destinerà a due ristoranti del territorio.
Conosciute anche come l’oro nero di Chioggia, si tratta di molluschi di taglia piccolissima che nascono dalle prime schiusure delle uova di seppie in laguna.
La pesca delle seppioline si effettua tra luglio e agosto quando il mollusco è già sviluppato. In mancanza di un regolamento è possibile pescare e vendere le seppie anche sotto taglia, per questo sono chiamate primizie.
Le seppie, il prodotto ittico più predato in assoluto, sono sempre meno numerose in laguna. Questo porta il prezzo del pescato ad essere sempre più alto.
Nonostante la pesca delle seppie sia possibile tutto l’anno presenta alcuni problemi: spesso le seppie finiscono nei cogolli, ossia le reti dove depositano anche le uova.
Il successivo lavaggio dei cogolli porta alla perdita delle uova. Per evitarlo, queste dovrebbero essere staccate manualmente: un’operazione però troppo complessa.
Queste pratiche, in assenza di accorgimenti, rischiano di portare alla sofferenza della specie. Per questo motivo nel Tirreno l’uso dei cogolli è stato limitato. Un divieto che potrebbe arrivare a breve anche nell’Adriatico e nella laguna.