EMERGENZA HIKIKOMORI, SEMPRE PIÙ GIOVANI SI ISOLANO
Ore passate davanti allo smartphone o al PC, senza uscire di casa.
Sono sempre di più gli adolescenti che trascorrono le giornate in solitudine, ritirandosi nella propria stanza per intere ore. Un fenomeno che va sotto il nome di “hikikomori”, termine giapponese che significa “stare in disparte”.
Stando agli ultimi studi, il problema è di natura socio-culturale, causato da un contesto dove si deve sempre essere preformanti, oltre ad uno scenario di incertezza mondiale.
Anche in Veneto è un fenomeno ben conosciuto. Nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima sono 300 gli adolescenti presI in carico per cure urgenti, tra cui una decina di casi gravi trattati al reparto di neuropsichiatria infantile all’ospedale di Dolo.
I dati segnano un aumento rispetto l’anno precedente, numeri che fanno preoccupare.
A detta degli specialisti il disagio provato dagli adolescenti parte dal contesto famigliare dove i genitori sono iperprotettivi o caricano i figli di eccessive aspettative, riducendoli a chiudersi in se stessi. L’età adolescenziale, già di per sé complicata, accompagnata da pressioni famigliari porta i ragazzi a preferire la compagnia del cellulare, rifugiandosi in ciò che per loro è un luogo sicuro e meno stressante.